Contributo di Gianfranco Cesarini alla Giornata di studio del 26 Settembre 2019 del FESTIVAL DEL MEDIOEVO

LE MÉNAGIER DE PARIS. UNA BUSSOLA AL FEMMINILE TRA EDUCAZIONE ED ETICA QUOTIDIANA

Premessa

Grazie al barone Jérome-Frédéric Pichon, nato a Parigi nel 1812 e morto in questa città nel 1896, è pervenuto a noi questo poderoso manoscritto, denso di suggestioni educative e raccomandazioni domestiche, esistenziali, morali e gestionali. Pichon nel 1847 pubblica il manoscritto, compilato tra il  1392 e il 1394, per la Societé des bibliophiles francais, di cui faceva parte. Il nobile Pichon, anche giurista, diplomatico, collezionista rigoroso scrive, nella puntuale Introduzione, che l’anonimo autore del manoscritto Le Ménagier de Paris risente del “movimento letterario del regno di Carlo V il Saggio e della tendenza, da lui incoraggiata, a cimentarsi su argomenti interessanti, padroneggiati con competenza”. Ciò avvenne, nel nostro caso, parecchi anni dopo, ma dimostra l’efficacia della politica culturale, non solo diplomatico/militare, del saggio sovrano, che seppe, a ridosso della Guerra dei Cent’ Anni (1378-1477), garantire un fecondo periodo di pace (1364-1380). Così evidente nei risultati da meritare un esplicito encomio da parte di un personaggio come Christine de Pizan (Venezia, 1365 – Parigi 1429) attraverso il libro biografico da lei dedicato a quel sovrano presso la cui corte era vissuta fin da piccola. La Parigi dei re di Francia è una delle capitali della civiltà del tardo Medioevo e qui, per la fama di medico e di scienziato al tempo di Carlo V il Saggio, era stato chiamato da Venezia Tommaso da Pizzano. Egli s’insediò a corte e dopo poco vi portò la famiglia. Cristina, come sappiamo, sposò a quindici anni un uomo di nove anni più grande di lei: un uomo di successo, colto, segretario del re. Dopo dieci anni di matrimonio il marito muore e a Cristina, che ha amato il padre, come il marito, sui quali esprime lusinghieri giudizi, non resta che amare i figli e coltivare, senza risposarsi, la lettura, scrivere, amministrare i suoi beni. Anche la moglie dell’anonimo Autore del Ménagier de Paris ha quindici anni e non è escluso che conoscesse da vicino la vicenda di Cristina, se è vero, come afferma l’erudito Pichon, che egli, probabilmente di formazione giuridica, aveva vissuto il bel regno di Carlo, purtroppo “così tristemente preceduto e così tristemente seguito”.  Ma poteva essere sicuro l’Autore del Ménagier che alla sua giovane moglie e ad altre simili sarebbe andata come a Christine de Pizarro, a prescindere dal loro talento personale? Fra l’altro, la sorte non era molto favorevole alle donne del tempo: la condizione femminile nel medioevo, tra lavoro e povertà, era sicuramente critica, come ci ricorda Maria Paola Zanoboni, con le sue “istantanee di vita quotidiana” medievale.

Tra l’altro, il ricordo di eventi come la peste, che tra il 1348 e il 1352 divampò in Europa, contribuiva ad un senso di precarietà esistenziale che, nei limiti del possibile, induceva i più accorti e culturalmente attrezzati a prevenire, specie per i loro cari, possibili incidenti di percorso, probabilmente più letali per il genere femminile.

Inoltre, il nostro Autore doveva essere ben più attempato della sua giovane consorte, tanto che quest’ultima, orfana e di buona famiglia, appena sposata, gli chiede di non riprenderla pubblicamente per le sue décontenances et simplesses (incertezze e semplicionerie), ma di correggerla in maniera riservata. Da qui, vista la buona disponibilità della giovane sposa, decide di orientarla preventivamente, più che a parole (verba volant), con uno scritto (scripta manent). Tanto più che di esso avrebbe potuto avvantaggiarsi una platea più ampia di donne, tra figlie ed amiche. Questo pensiero e questo intendimento inducono il nostro colto ed esperto Anonimo a formalizzare in una sorta di trattato le sue raccomandazioni morali, i suoi consigli pratici, dove informazione, educazione e formazione costituiscono un tutt’uno. D’altra parte, queste preoccupazioni etico/domestiche saranno avvertite dalla sensibilità della stessa Christine de Pizan, allorché metterà mano al libretto Insegnamenti per mio figlio, dove, siamo nel 1402, tra l’altro, fa balenare il principio che la donna, oltre che i suoi doveri, ha i suoi diritti.

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Consegna BORSE di STUDIO e CONFERENZA

locandina

BORSE DI STUDIO GAETANO LEONARDI A.S. 2018/2019

I° BIENNIO

BETTELLI TOMMASO                   ANGELONI THOMAS                   BRUNETTI GIADA

II° BIENNIO

SCAGLIETTI CLAUDIO                MITI CAMILLA                              MORELLI LUCA

I° TRIENNIO

COLUMBU MARIANNA               PIEROTTI VALENTINA             MARTINI ALESSANDRA   

II° TRIENNIO              

SCAGLIETTI MARCO                               PASCOLINI PIETRO                      VOLPI GIORGIA

III° TRIENNIO

GIGLIO CHIARA                           DINI SARA                                      VALENTINI SOFIA           

BORSE DI STUDIO ROBERTO VISPI A.S. 2018/2019

BELLUCCI MARTINA                      CAVALLERA DELIA

BORSE DI STUDIO GIUSEPPE  VISPI  A.S. 2018/2019

SPOGLI CHIARA   

II°                                    

MANUCCI DIEGO

III°

MARCHI GIORGIA

IV°

SANNIPOLI DANIELE                 

BORSE DI STUDIO LEONARDI VISPI

BANDO: bando 2018 –
SCHEDE DI DOMANDA:
– domanda Leonardi
– domanda G. Vispi arch. e ing. edile e università
– domanda roberto vispi

Estratto del bando:
LA  FONDAZIONE “Giuseppe Mazzatinti” 
BANDISCE per l’anno scolastico 2018/2019

Le seguenti BORSE DI STUDIO:

“GAETANO LEONARDI
in memoria del S.Ten. dr. GAETANO LEONARDI (ex studente del Regio Ginnasio di Gubbio) eroicamente caduto nella guerra 1915/18, un concorso per titoli per l’assegnazione di n. 6 borse  di studio “G. Leonardi” di cui:

1)   n. 3  borse di studio riservate agli alunni che si iscrivono al primo anno del valore di   € 400.00 ciascuna per    il biennio.

2)  n. 3 borse di studio riservate agli  alunni che abbiano terminato il biennio, del valore di       €. 400.00 ciascuna  per il triennio.

GIUSEPPE VISPI
in memoria di GIUSEPPE VISPI fu Roberto, un concorso per titoli per l’assegnazione di n. 2 borse di studio così riservate:

  1. 2 borse di studio, di cui:

– N. 1 ad un alunno che al termine del Liceo  si iscriva alla facoltà di ARCHITETTURA o, in assenza, INGEGNERIA EDILE, per un importo in denaro di € 500,00 per n. 5 anni;

– N. 1 ad un alunno che al termine del Liceo  si iscriva a qualsiasi facoltà, per un importo in denaro di € 500,00 per n. 5 anni;

“ROBERTO VISPI
in memoria di ROBERTO VISPI fu Giulio un concorso per titoli per l’assegnazione di n. 2 borse di studio così riservate:

a due alunni del primo anno dell’I.I.S. “G.  Mazzatinti” di Gubbio, che abbia  frequentato la sezione musicale della scuola media per un importo di € 200,00.

La Borsa di studio VISPI ROBERTO sarà assegnata a  studenti che:

I concorrenti alla borse di studio dovranno presentare entro il  20 dicembre 2018 i seguenti documenti:

1)   domanda in carta semplice su modulo predisposto dalla Fondazione disponibile presso la portineria dell’I. I. S. “G. Mazzatinti”

2)   fotocopia dei modelli  CUD e/o 730 e/o UNICO/2018

3)  Documento che attesti il requisito del profitto come richiesto per la borsa di studio a cui    concorrono.

4)   stato di famiglia in data non anteriore ai tre mesi dalla data di presentazione della domanda (o autocertificazione)

I  vincitori dell’anno scolastico precedente oltre alla domanda dovranno presentare:

1)  domanda in carta semplice su modulo predisposto dalla Fondazione disponibile presso la portineria dell’Istituto.

2)  fotocopia dei mod. CUD e/o 730 e/o UNICO i cui termini di presentazione sono scaduti alla suddetta data del 20 dicembre

3)  Documento che attesti il mantenimento del requisito del profitto come richiesto per la borsa di studio a cui concorrono.

4)  stato di famiglia in data non anteriore ai tre mesi dalla data di presentazione della domanda (o autocertificazione)

L’ incompletezza o l’infedeltà della documentazione  presentata o il ritardo della presentazione di esso o di parte  di essa  determinano automaticamente l’esclusione dalla partecipazione alla borsa di Studio.

Gubbio, 19 Novembre 2018

Il Segretario Generale                             Il Presidente
Dott.ssa Anna Maria Monacelli               Prof. Gianfranco Cesarini